IL COMPOSTAGGIO DOMESTICO

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Compostaggio all’Arrembaggio!

“Progetto Pegaso” svolto in collaborazione con

Koinè Cooperativa Sociale onlus

Attività di laboratorio organizzata in 4  incontri coadiuvati dalla D.ssa Tatiana Storchi

Fase 1    21 Novembre 2006   orario 8.30-10.30

Fase 2    12 Dicembre 2006              8.30-10.30

Fase 3    16 Gennaio 2007                 8.30-10.30

Fase 4     13 Febbraio 2007              8.30-10.30

 

Il compostaggio domestico è un metodo che, imitando il ciclo della natura, permette di ottenere dalla decomposizione dei rifiuti un terriccio ottimo per il giardinaggio e per l' orto:

IL COMPOST

Il compost è un ottima fonte di sostanza organica per il terreno  che può pertanto essere impiegato nel  giardino, nell’orto e nei vasi.

Per fare un buon compost le regole di base sono:

ã     la giusta miscelazione tra scarti umidi (quelli di cucina) e scarti secchi (quelli del giardino);

ã     un'adeguata aerazione (i microrganismi vivono in presenza di ossigeno, e solo in questo modo ci si garantisce dall'assenza di cattivi odori);

ã     un'adeguata percentuale di umidità (se è troppo bassa il processo di decomposizione si rallenta, se è troppo alta i rifiuti tendono a marcire, generando cattivi odori); 

ã     la scelta del luogo adatto (possibilmente sotto un albero, o comunque in un luogo non troppo assolato d'estate e non troppo ombreggiato d'inverno);

ã     la preparazione del fondo, con del materiale legnoso, per garantire il drenaggio dell'umidità in eccesso.

Il compost si forma dopo alcuni mesi.

Un compost maturo si riconosce comunque dal colore scuro, dall'aspetto soffice e dal profumo gradevole di terriccio di bosco (niente a che vedere con il cattivo odore dei rifiuti!).

A seconda del grado di maturazione gli usi possono essere diversi. In genere un compost maturo lo si ottiene dopo 8-10 mesi, ed è ottimo per vasi fioriti, semine di prati, e anche per ospitare radici.

Il compostaggio è dunque un'ottima pratica per l'ambiente: innanzitutto perché permette di ridurre le quantità di rifiuti organici accumulati in discarica,  riducendo i cattivi odori e la formazione del percolato, una sostanza potenzialmente molto inquinante per la falda acquifera.

Il compostaggio consente di ricavare del terriccio naturale e "genuino", eliminando l'uso del fertilizzante che altrimenti dovremmo usare per i nostri giardini.

 

 

IL NOSTRO LABORATORIO DI COMPOSTAGGIO

 

Fase

 

Dopo aver formato 6 gruppi di 4 bambini ciascuno,

il nostro lavoro cooperativo ha avuto inizio.


Abbiamo iniziato con l’esplorazione del giardino alla ricerca del luogo più adatto per posizionare il nostro cumulo e per andare alla ricerca di tutto ciò che cattura la nostra attenzione “scientifica”:
foglie strane, funghi, larve….
Ci siamo messi in cerchio e ogni gruppo ha mostrato il materiale trovato. Una particolare foglia, piena di macchioline strane, l’abbiamo poi osservata al microscopio e abbiamo scoperto che erano larve di insetto.
Abbiamo individuato il luogo adatto per posizionare il nostro compost: un angolo riparato e protetto da un albero, vicino al nostro orto!

 

Ecco le istruzioni della nostra esperta, la D.ssa Tatiana Storchi (Koinè Cooperativa Sociale onlus), per la seconda fase di lavoro.

Per “costruire” la terra occorre fornire ai decompositori sostanze contenenti Carbonio (materiale secco, che andrà a costituire la struttura del compost) e Azoto (che darà ai nostri aiutanti il nutrimento).
È importante che il materiale raccolto non marcisca, poiché altrimenti i decompositori utili muoiono e prendono il sopravvento organismi che vivono in ambiente anaerobio, che emettono cattivo odore e sostanze tossiche (esperimento del sacco chiuso) .

 

MATERIALE DA RECUPERARE per “fare la terra”

SECCO
Servono 6-7 sacchi della spazzatura grossi pieni di foglie secche, rami e segatura.
Se possibile lasciate il materiale separato in sacchi aperti e forati o in cassette della frutta etc.
Poca cenere.
Se si desidera è possibile aggiungere anche resti di animali quali capelli, peli, unghie…

UMIDO
NO resti di carne e pesce, pasta, riso e pane
possibilmente NO cibi cotti
resti di frutta e di verdura
gusci d’uovo
fondi del caffé e del the
terra esausta dei vasi
sarebbe bello organizzare una giornata in cui i bambini della classe si fermano a raccogliere, al posto delle bidelle, i resti del pranzo scegliendo gli alimenti adatti per il compost.

ALTRO OCCORRENTE
1 o 2 bancali o cassette della frutta
telo per coprire il cumulo di compostaggio
macchina fotografica per documentare
metro per calcolare il volume del cumulo

MATERIALE PERSONALE
Vestiti adatti, che possono essere sporcati
guanti
 

 

Fase

 

La preparazione del cumulo

 

Materiale procurato:
Contenitore per il compost
Bacinelle e vaschette
Guanti di gomma
palette
foglie secche
legnetti e rametti
aghi di pino
segatura
cenere
resti di frutta e verdura
qualche pezzo di carta
termometro
 

 

Tutti al lavoro per triturare gli avanzi di frutta e di verdura recuperati a casa e in mensa, così i nostri amici microrganismi possono mangiare meglio!!

 

Questo è il contenitore che il papà di ValeMare ci ha preparato! Era pieno di foglie che avevamo sistemato lì perché si asciugassero. L’abbiamo svuotato per poter cominciare a fare i vari strati.

 

Una volta svuotato tutto si può cominciare…

 

La base del nostro cumulo è formata da materiale drenante: rametti, legnetti e aghi di pino

 

il primo strato è fatto! Bisogna aggiungere foglie e segatura..

 

 

Ora si aggiunge uno strato di parte umida: residui di frutta e verdura e un “pizzico” di cenere

 

Altri strati di foglie, segatura, umidi, ….fino ad esaurimento del materiale

 

 

A lavoro finito abbiamo coperto il nostro cumulo in modo che la pioggia non danneggi ciò che sta nel contenitore.

 

Misurazione del volume del nostro cumulo:
larghezza 100 cm
lunghezza 100 cm
altezza 80 cm
il volume del nostro cumulo è 100 x 100 x 80 = 800.000 cm3

 

Prova di temperatura con un termometro speciale:
1a misurazione gradi 4°
2a misurazione gradi 7°
3a misurazione gradi 12°
A questo punto ci si è rotto il termometro! Abbiamo ripreso le nostre misurazioni dopo 5 giorni
4a misurazione 19°
5a misurazione 21°
6a misurazione 23°
7a misurazione 27°
Con le vacanze di Natale abbiamo sospeso le nostre attività

 


La rilevazione della temperatura.

Questa operazione l’abbiamo compiuta tutti i giorni, più o meno alla stesa ora, per circa un mese. Al rientro dalle vacanze natalizie abbiamo ripreso le rilevazioni e la temperatura è cresciuta fino a 38° poi ha cominciato a scendere in modo costante. Il calore si avvertiva anche toccando esternamente il cumulo! Durante le operazioni di misurazione siamo stati anche un po’ maldestri….abbiamo purtroppo rotto due termometri, che abbiamo dovuto ricomprare!! Così, per evitare l’inconveniente, abbiamo imparato ad inserire prima il “guscio” del termometro rotto e poi, una volta creato lo spazio, inserivamo il termometro “sano”.

 

 


 

 

Le istruzioni di Tatiana per proseguire bene il nostro lavoro

 

Dopo la costruzione del cumulo, cosa dovete fare per gestirlo?

 

-  misurate possibilmente tutti i giorni la temperatura, cercate di non rompere il termometro, non forzate quando lo inserite nel cumulo, piuttosto praticate un buco con un legno e inserite immediatamente lo strumento (in modo che la temperatura non risulti alterata);
-  calcolate il volume/altezza del materiale, in modo da poter valutare, al termine del laboratorio il decremento della biomassa;

-  coprite ulteriormente il cumulo in caso di pioggia e scopritelo ai primi raggi di sole, in modo che non marcisca;

-  annusate il cumulo, dovrebbe odorare di humus di sottobosco, se odora di urina abbiamo inserito troppo azoto, se puzza di marcio c'è un eccesso d'acqua e occorre in entrambi i casi aggiungere materiale secco;

- assicuratevi che il processo si sia innescato: dovreste notare un incremento di temperatura, fino a circa 40-50° e vedere del vapore fuoriuscire dal cumulo... in caso contrario contattatemi e cercheremo di valutare insieme le cause e come risolvere le problematiche!

 

Come prepararsi al prossimo incontro:

 

rivolteremo il cumulo per vedere cosa c'è all'interno e controllare i vari parametri (umidità, porosità...)

- potremo, misurare anche il pH,  occorre che vi procuriate la cartina tornasole;

-  portate delle palette/rastrelli da giardinaggio per facilitare il lavoro;

-  osserveremo le forme di vita presenti all'interno, porterò due binoculari, se ne possedete altri portateli, sarà più agevole l’osservazione!

-  occorrono dei barattoli per raccogliere funghi, invertebrati, larve… che troveremo e andremo ad osservare.

 

Mi raccomando, il vestiario deve essere adatto:

-          vestiti da sporcare (potete portare un cambio, se necessario);

-          scarpe pesanti, possibilmente impermeabili;

-          guanti da giardinaggio, per chi li possiede, altrimenti guanti di lana rivestiti da guanti in lattice (per una maggiore protezione contro il freddo);

-          cappello e sciarpa.

 

 

Fase

Il ribaltamento del compost e l’analisi al microscopio dei microrganismi

Gran lavoro in questa 3^ fase del progetto! Abbiamo osservato cosa è avvenuto nel nostro cumulo, abbiamo scoperchiato il box e dopo aver indossato i guanti siamo andati a rovistare all’interno per scoprire che fine avevano fatto tutti gli elementi. Con grande meraviglia abbiamo scoperto che quasi tutto si era disgregato lasciando una specie di poltiglia umida ma non puzzolente! Solo le foglie erano ancora intere.

 

 

Primo esperimento: misurare l’acidità del compost. Per migliorare l’acidità abbiamo provveduto ad inserire un po’ di fondi di caffè che abbiamo portato da casa e ci siamo fatti dare anche dal gestore della macchina del caffè presente a scuola.

 

 

Nel frattempo abbiamo ribaltato a terra il compost.

 

 

 

E raccolto tutti i reperti interessanti da osservare al microscopio una volta saliti in classe

 

 

Abbiamo filtrato dei liquidi per cercare gli anellidi da osservare al microscopio.

 

Osservazione al microscopio dei nostri reperti

 

 

 

 

 

 

 

 

Fase

Eccoci giunti alla fase finale. Abbiamo ribaltato nuovamente il nostro cumulo che nel tempo si è notevolmente abbassato. Tutti i resti vegetali di frutta e verdura sono scomparsi, le foglie cominciano a frantumarsi. L’odore è piacevole, come di sottobosco, ci sono un po’ di insetti che volano intorno, più che altro piccoli moscerini. Ultima raccolta di reperti per l’osservazione al microscopio.

       

   

 

 

 

Il punto della situazione e le conclusioni in classe con la dottoressa Tatiana Storchi

 

Una fantastica  avventura: Compostaggio all’arrembaggio!

Fare scienze può essere davvero molto divertente. Con questo progetto abbiamo fatto lezioni molto interessanti e istruttive. Abbiamo preparato il nostro cumulo di compost, osservando via via quali processi avvenivano dentro e fuori il nostro compost.

Abbiamo misurato costantemente il volume, la temperatura , l’acidità e l’umidità, abbiamo tenuto sotto controllo l’odore, l’aspetto e le varie modifiche che avvenivano nel tempo. Nel corso dei mesi abbiamo dovuto ribaltare più volte il cumulo per poter guardare  per bene cosa avveniva all’interno. Abbiamo raccolto tantissimi reperti che poi abbiamo osservato al microscopio prima di risistemare il compost. Muniti di guanti di gomma  e di scatolette siamo andati alla ricerca dei micorganismi da osservare al microscopio una volta risaliti in classe.

Con l’aiuto di pala, palette  e forcone abbiamo rovistato il compost e abbiamo cercato di scoprire come si trasformavano via via tutti gli elementi che abbiamo accumulato in tante settimane: foglie, segatura, legnetti, resti di frutta e verdura presi dalla cucina della scuola e portati da casa, cenere, pezzi di carta, ecc.

I residui di frutta e verdura  si sono decomposti grazie ai microrganismi che si sono cibati di tutte le sostanze presenti nel cumulo. Tutta la zona puzzava del caratteristico odore del compost. Abbiamo trovato molti insetti, alcuni invertebrati, muffe strane e altre cose che abbiamo osservato al microscopio. Ci è piaciuto moltissimo lavorare al microscopio, la nostra classe sembrava un vero laboratorio: tre microscopi binoculari e due monoculari e nell’aula informatica c’era il microscopio elettronico collegato al computer. Questi strumenti ci hanno consentito di osservare bene anche i più piccoli particolari. In primavera abbiamo prelevato il compost e l’abbiamo messo a dimora nel nostro orto prima di procedere alla nuova semina. Questa esperienza è stata davvero entusiasmante, speriamo tanto di ripeterla!

 

Testo collettivo della classe 4 A

 

 

Fase

Il nostro compost, una volta “maturo” , l’abbiamo utilizzato per preparare l’orto. Abbiamo sistemato la terra facendo diversi strati compost-terra, poi, a distanza di qualche settimana abbiamo seminato. I nostri ortaggi sono cresciuti benissimo! Il nostro orto è diventato, verde e rigoglioso!! Non abbiamo acquistato la terra e abbiamo riciclato con intelligenza.

L’anno prossimo, in 5a, ripeteremo sicuramente l’esperienza!!

COMPOSTAGGIO…ALL’ARREMBAGGIO!!